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L'arco dell'Addolorata e la leggenda del violino

  • U' munacille
  • 5 mag 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Ai Foggiani sarà capitato molte volte di passare sotto l'arco dell'Addolorata, che si trova nella piazza dove si affaccia la Chiesa dedicata proprio all'omonima Madonna, venerata fortemente nella nostra città.


Sotto l'arco tira sempre un venticello fresco, che costringe a coprirti in Inverno e dà sollievo in estate.

Infatti, nella piazza, sfociano numerose stradine che creano correnti d'aria, tanto che, tra queste, c'è persino un vicolo dedicato al vento "Sirio".


I mulinelli del vento creano una certa suggestione nei passanti, perchè sembrano imitare la melodia di un dolce violino.


Forse, la suggestione è alimentata da una bella, ma triste leggenda, che vede come protagonista una fanciulla, di nome Addolorata, che suonava il violino nel vicino Teatro.

Il vecchio Teatro di Foggia era ubicato proprio nei pressi della non lontana piazza Mercato, nell'attuale Vico San Giuseppe, già denominato Vico Teatro.


La ragazza suonava con l’anima il suo violino, esile strumento simile alla sua figura piena di tenerezza, con piccoli occhi scuri carichi di tristezza, che si scioglieva solo nei suoi splendidi sorrisi, come arcobaleni dopo una tempesta, che le davano la forza di andare avanti e suonare mandando in visibilio il suo pubblico.

Quando Addolorata, che si chiamava come la sua Madonna preferita, si esibiva, il teatro era pieno di ammiratori. Ma la sua bravura non era apprezzata dal suo burbero impresario, che, spesso ubriaco, la maltrattava. Addolorata era sola al mondo, non aveva nessuno che potesse difenderla e nascondeva questa sua triste condizione dietro un segreto velo di malinconia, che solo qualche più affezionato ammiratore riusciva a leggere dentro i suoi occhi.

Un giorno la situazione precipitò: un incendio causato da un vecchio candelabro del vecchio Teatro distrusse i camerini degli artisti e anche il violino di Addolorata andò perduto.

Cacciata in malo modo dal rude impresario, la ragazza perse il suo sorriso. La malinconia conquistò definitivamente la sua persona, tanto da morirne d’inedia.

La sua scomparsa non sfuggì alla Madonna Addolorata, tanto amata dai foggiani, che decise di eternare le dolci melodie della fanciulla trasformandola in un bellissimo angelo di pietra, che ancora oggi si può ammirare sulla facciata della chiesa dedicata all’Addolorata, unitamente ad un altro angelo, forse un suo segreto e innamorato ammiratore, che gli fa compagnia sul portale dell’edificio.


La leggenda narra che, nell’antica piazza cittadina dedicata alla Madonna Addolorata, ancora oggi, nelle notti ventose d’inverno, con un po’ di buona fortuna è possibile ascoltare le dolci melodie del violino dell’esile fanciulla.


A me è capitato di sentirle anche in un ventoso pomeriggio d'estate! E a voi?


(Leggenda tratta dal web)


 
 
 

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